l 28 giugno 2022 si è tenuto l’incontro programmato sulla prosecuzione della trattativa per il rinnovo contrattuale 2019-2021 del comparto “Istruzione e Ricerca”. Nel corso dell’incontro si è discusso e convenuto sulla necessità di condurre il confronto contemporaneamente sulle specificità dei settori e sulla parte generale.
“Filo diretto sul contratto”, resta aggiornato
Si partirà nelle prossime settimane con la discussione degli ordinamenti/profili professionali: per il personale ATA della scuola l’incontro si terrà il 6 luglio, per l’università il 12 luglio, per la ricerca il 19 e il 26 quello per il personale AFAM.
Nel mese di luglio si proverà ad organizzare anche sedute di trattativa, aggiuntive a quelle definite, su punti specifici, come ad esempio sul lavoro agile e da remoto per tutti i settori, con l’intento di definire le regole valide per l’intero comparto con le eccezioni che riguardano alcune categorie di personale come, ad esempio, i ricercatori e i tecnologi degli enti di ricerca.
Abbiamo sottolineato nel nostro intervento la necessità, comunque, di confrontarci nel merito su tutti i punti della parte generale, su cui abbiamo inviato proposte puntuali ed emendative rispetto al testo consegnatoci dall’ARAN, come quelli ad esempio dell’interpretazione autentica degli accordi e della loro validità e quello del sistema premiale in vigore solo par parte del personale del nostro comparto.
Con tutta evidenza la prosecuzione della trattativa sul rinnovo del contratto dovrà tenere conto della necessità di reperire risorse aggiuntive per le retribuzioni rispetto a quelle già stanziate ritenute ancora insufficienti oltre che delle improvvide incursioni normative su materie contrattuali a partire da quelle contenute nel DL 36/22 in corso di trasformazione in legge proprio in queste ore.
Con queste premesse auspichiamo che la trattativa possa finalmente entrare nel merito delle proposte sindacali avviando un percorso che porti alla soluzione delle tante questioni aperte riguardanti la condizione lavorativa dei nostri settori.
Fonte www.flcgil.it